martedì 12 gennaio 2016

Watersnakes [Tony Sandoval] - Recensione

Per quanto io arrivi in ritardo, essendo questo graphic novel pubblicato nel 2014 da Tunuè, ritengo sia necessario parlarne, siccome mi sono ripromessa di recensire un po' tutto ciò che leggo, che sia recente o passato.
Più che una recensione vera e propria, vivetela come un invito alla lettura.
Questo perché questo graphic novel ritengo sia uno dei migliori mai pubblicati negli ultimi anni, e credo che tutti gli appassionati di fumetto dovrebbero averlo in libreria.


Tony Sandoval
Onde evitare sciocche lungaggini, vi consiglio di leggere quello che ho scritto sull'autore in QUESTO post.
Vi ricordo che è molto attivo anche su internet. C'è una sua pagina Facebook dove pubblica alcuni suoi disegni, e ha anche un account Deviantart.

Watersnakes
Ormai abituato a trattare storie di crescita, Sandoval sceglie a di immergere i suoi lettori in eventi fantastici accaduti a una ragazzina adolescente.
A quanto pare l'adolescenza, per Sandoval, è un momento di magia, di trasformazione e di cambiamento che si sposa perfettamente con i suoi disegni e con le sue ambientazioni oniriche.
La protagonista di questa storia è Mila, una ragazza che si ritrova improvvisamente coinvolta emotivamente dall'incontro, alla fine dell'estate, con una misteriosa e bellissima ragazzina di nome Agnès.

Fin da subito capiamo che queste due ragazze non sono del tutto "comuni". La protagonista, Mila, dimostra di non essere particolarmente a proprio agio in casa, e ciò ci viene spiegato con un semplicissimo accenno al rapporto poco comunicativo con genitori distratti che non si accorgono della confusione della figlia.
Questo stato di cose si evince in maniera palpabile grazie a uno scambio di battute che potrebbe sembrare totalmente privo di significato, una banalità: Mila chiede a suo padre (dentista) "Ma per fare il tuo mestiere ti devono per forza piacere i denti?". Il padre non sa cosa rispondere e le dice "ne parliamo domani, adesso è tardi".
In due battute Sandoval riesce ad aprire una finestra su un mondo fatto di rapporti complessi, e capiamo anche che Mila sta interiorizzando l'incontro con Agnès, si chiede se le persone adulte fanno le proprie scelte seguendo un'indole particolare oppure no (magari parla anche dei gusti sessuali) e il padre non la capisce, perché sono due persone che viaggiano su binari completamente diversi.
La simpatia tra le due ragazze protagoniste della storia, nasce in maniera spontanea e innocente, alla base della quale c'è  una forte componente di fascinazione.
In questa storia di cambiamento e di comprensione di sé, Sandoval ha scelto di descrivere la progressiva scoperta della propria identità sessuale come filo conduttore di tutta la trama. Mila, infatti, è attratta dalla sua nuova amica, o in generale dalla sua solare bellezza, dal suo mistero, dalla sua spontaneità.
I denti forniscono la scusa per una delle scene più belle che si possano trovare nei fumetti in cui si descrive l'attrazione e la sensazione di sprofondare completamente nell'altro individuo con un semplice bacio.

Denti
L'attrazione tra le due ragazzine è disturbante. Sandoval riesce a pescare nel torbido con grandissima sensibilità.
L'attrazione che la protagonista prova verso questa misteriosa amica si concretizza in una sorta di fissazione che Mila ha verso i meravigliosi denti di lei.
Perché i denti?
Non ne ho idea. In questa scelta ci trovo qualcosa di macabro, ma allo stesso tempo qualcosa che riguarda la crescita.
Pensandoci bene, il perdere i denti rappresenta tantissimo l'esistenza umana e la misura del tempo dell'esistenza umana. Quelli da latte, crescendo, cadono e allo stesso tempo perdiamo i denti man mano che si avanza verso la vecchiaia. I denti sono parte della nostra bestialità, della nostra aggressività e abitano i nostri incubi.
Quante volte vi è capitato di sognare di perdere i denti?
Dalle mie parti si dice che quando sogni di perdere i denti ti deve morire qualcuno, un parente. Secondo altre interpretazioni meno popolari la perdita dei denti rappresenta la perdita di bestialità o di animalità. O potrebbe rappresentare cambiamento. O un particolare stato di aggressività, quando si sogna di mordere o di non riuscire a mordere qualcosa.
Credo che probabilmente mettere i denti sia uno dei primissimi traumi infantili a cui tutti gli individui sono sottoposti, e questo stato di malessere di cui abbiamo dimenticato ogni sensazione, in qualche modo rimane sopito nella nostra istintualità e ci accompagna nei nostri incubi. Oppure sono stronzate.
Forse al mondo non c'è nessuno che non abbiano sognato di perdere i denti almeno una volta, e non è un caso che un maestro del fumetto dal sapore onirico si sia rivolto al tema della crescita utilizzando i denti (la perdita o la riacquisizione) come espediente narrativo vincente attorno al quale far muovere una storia.

Giochi di ruolo e Fate



Man mano che la storia procede, assistiamo sempre di più alla separazione della realtà da una sua controparte onirica, che può tanto rappresentare una storia fantastica in generale, come un sogno ad occhi aperti, quanto una sorta di perenne gioco di ruolo tra due ragazzine.
Ricordo che da bambina io e la mia amica del cuore, soprattutto nelle nostre vacanze al mare insieme, amavamo andarcene in giro per il parco, o nei dintorni, o giocare in giardino inventando storie assurde, epiche, fantastiche, su divinità onnipotenti o spiriti demoniaci, in balia dei quali altri personaggi, terribilmente umani, finivano per cadere.
È esattamente questa atmosfera da sogno ad occhi aperti, la sensazione di trovarsi davanti a un mondo che è reale ma allo stesso tempo non lo è, che mi ha colpito molto di quest'opera.
Ha la capacità di risvegliare dentro di me il ricordo dei miei giochi da bambina, delle mie incertezze.
Mila viene trascinata in un mondo popolato da esseri fatati, da denti dimenticati, piccole armate di meravigliose guerriere combattenti che cercano di ritrovare il loro signore.
Lo scopo di tutto questo, credo sia nel raccontare sì una storia, ma di lasciare il lettore libero di cercarvi dentro tutti i significati che vuole.
Quella che state leggendo è la mia personalissima interpretazione di un'opera che, nella testa dell'autore, potrebbe significare qualsiasi altra cosa. E la forza di questo graphic novel sta proprio qui: è un'opera aperta il cui significato muta da persona a persona, a seconda di quanto quella persona riesce a trovarvi, come simbologia, come richiami alla letteratura, come richiami alle storie di fate e leggende antiche.
In base alle mie conoscenze e ai miei studi, infatti, io non ho potuto fare a meno di ritrovare, in quest'opera, un vago riferimento alla leggenda medievale di Melusina.
In una delle leggende Melusina, la fata, era associata ad un pesce (quindi una sirena) o a un serpente, e la sua vera identità di creatura non terrestre viene scoperta nel momento in cui il marito la sorprende mentre fa il bagno.
E nel caso di Sandoval i "serpenti d'acqua" sono degli esseri a cavallo tra due mondi, quello reale e quello fantastico, che si incontrano proprio vicino a un fiume, così come avviene per quasi tutti gli incontri fantastici che abitano i romanzi medievali, dove gli incontri con esseri fatati, santi (vedi San Michele) o meravigliose dame da salvare avvengono quasi sempre in foreste (luoghi selvaggi e irrazionali dell'immaginario medievale) e nei pressi di piccoli corsi d'acqua o pozzi.
E, così come in tutta la letteratura fantastica dall'Odissea ad oggi, anche qui il nostro eroe si troverà a dover affrontare una discesa agli inferi per riuscire a salvare la sua meravigliosa e malinconica amica.

Conclusione
Non credo che tutti riescano ad apprezzare questo graphic novel appieno. Se siete dei fanatici del disegno rassicurante e delle storie lineari di facile interpretazione, girate alla larga.
Se invece siete degli appassionati di letteratura, poco avvezzi al fumetto, ma che sanno apprezzare le opere grafiche di valore, e soprattutto le opere che in qualche modo lasciano a una libera interpretazione, vi consiglio vivamente di leggere questo fumetto.
Tutto questo materiale narrativo è condito con una superlativa qualità di disegni e colori, con delicatissimi acquerelli ed un sapientissimo utilizzo (anche simbolico) delle tinte.
Le immagini che Sandoval sceglie per descrivere le situazioni sono di grandissima potenza espressiva, riuscendo ad incarnare in maniera eloquente non solo situazioni oggettive, ma anche stati d'animo interiori.
Vi pongo come esempio questa tavola che sta a rappresentare qualcosa che io descriverei semplicemente con un "e all'improvviso arriva l'inverno" (l'immagine che trovate qui a destra).
Per quanto possa essere travestito da opera per ragazzi, per adolescenti (che pure se lo siete potete leggervela con piacere), credo che quest'opera possa avere un target molto più ampio e può far gola a chiunque sappia apprezzare una storia dal peso culturale considerevole, per quanto inconsapevole.
In sostanza: se vi piacciono i graphic novel (più che il fumetto in generale) compratevelo. È un ordine.


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