martedì 3 novembre 2015

[Tony Sandoval] Nocturno - Recensione

Oggi recensisco un graphic novel di Tony Sandoval edito da Tunuè che si chiama Nocturno.



Complessità di situazioni e maturazione interiore in una storia sensibilissima che indaga la crescita personale di un singolo individuo interpretandola come una storia epica, fortemente radicata nella cultura fantasy, ma dai risvolti più contemporanei.
Come descrivere questo gaphic novel?
Sembra un piccolo grande sogno, e dico sogno perché la dimensione onirica di ambientazioni e personaggi fanno pensare ad una storia eterna e indefinita, che si radica quasi in una concezione mitologica e ciclica dell'esistenza. 
Tony Sandoval, grazie al suo magico e caratteristico tratto, riesce sempre a stupirci unendo a storie sensibilissime una grande attualità, oltre all'amore per la musica metal, che viene fuori anche in altri suoi lavori (come il nuovissimo Doom Boy, su cui magari mi soffermerò tra qualche tempo) e che evidentemente per lui rappresenta una fonte di ispirazione.


Tony Sandoval
Il suo tratto sottile ed elegante, le sue splendide e graziose bamboline, sembrano stridere violentemente quando ci si trova davanti la persona fisica di Tony, che è un simpatico omaccione messicano dal forte senso dell'umorismo, nonché incontenibile bevitore di birra.
Ho avuto il piacere di conoscerlo e di comprare praticamente tutto quello che ha pubblicato in occasione del Comicon di Napoli 2015. Lì ho approfittato per osservarlo disegnare, e sono rimasta rapita dalla facilità con cui riesce a tirar fuori dal nulla delicatissime principesse e fatine ad acquerelli e un tratto di penna nera. 
Sono rimasta affascinata da lui, anche per la sua disponibilità, e la passione instancabile per il disegno.
Le sue storie sono quasi tutte storie di crescita, per un pubblico adolescente e non solo. 
Vi consiglio caldamente di leggere tutto quello che ha scritto, soprattutto Watersnakes (di cui spero di poter parlare in futuro) che a mio avviso resta un capolavoro insuperato.
La fotografia di Sandoval l'ho presa dalla sua pagina di Deviantart, che potete trovare qui
Inoltre ha anche un profilo Facebook molto attivo nel quale posta quasi giornalmente immagini dei suoi ultimi schizzi.

Nocturno 
Il Graphic Novel nasce come una leggenda persa nel tempo e nello spazio. Un essere indefinito, con una maschera, si aggira in un bosco e parla con una donna, uno spirito del vento. Questo scenario perfetto, così come le mille e una notte, sono il preambolo di una storia nella storia: si racconta la vicenda personale di Seck, un giovane ragazzo vessato dalla famiglia, che decide di scappare da una casa che gli sta stretta e nella quale si sente un ospite indesiderato. 
Seck non è un ragazzo come tutti gli altri: la morte del padre lo ha segnato tanto da accompagnarlo fisicamente come una presenza costante, simboleggiata dal nostro autore con la rappresentazione fisica (immaginata dal protagonista) del padre morto, sotto forma di scheletro, che comunica al figlio oscuri presagi e lo avverte, quasi fosse una coscienza, degli eventuali pericoli nei quali sta per imbattersi.
Dopo essere scappato di casa ed aver ritrovato un suo amico di infanzia con cui cerca di vincere un concorso metal, conosce una ragazza, Karen, di cui si innamora profondamente, la quale ricambia il suo affetto.
Le difficoltà però non vogliono abbandonare il nostro protagonista, il quale vedrà sconvolta la sua vita ancora una volta da un evento tragico che lo porterà a decidere di fuggire e di coprirsi il volto con una maschera che, depersonalizzandolo, in qualche modo lo rende un personaggio mitico, un giustiziere misterioso.
Ma non finisce qui, perché la storia di Seck continua a sprofondare sempre più, fino a diventare una sorta di sogno dal quale lo stesso protagonista non riesce a scappare, perdendo la propria identità reale e fondendosi sempre di più in una identità astratta ed eterna.
Sarà lo stesso spirito del vento "che imprigiona gli uomini e li fa smarrire" a tradire la definizione data a sé stessa, aiutando il protagonista a ritrovarsi e a riprendere il corso della propria vita, finalmente superando il lutto del padre.
E' una storia a lieto fine, ma, forse per non tradire la propria nota onirica, non è particolarmente chiara. Se ci si aspetta di trovare una linea narrativa logica e perfettamente comprensibile, stiamo sbagliando opera.
Devo dire che ci sono dei punti della trama che non condivido razionalmente, ma che immagino che ai fini della magia della resa totale siano interessanti: l'idea di un ragazzo mingherlino che indossa una maschera grazie alla quale riesce a fare fuori squadroni di stronzi che vogliono ucciderlo, è poco verosimile. Ma, ciononostante, per l'economia della storia, direi che possa funzionare come una specie di cambiamento simbolico del ragazzo che, indossando la maschera, rinuncia alla propria identità, si priva della propria umanità, diventando una sorta di leggenda.

La tenerissima storia d'amore tra lui e Karen è veramente ben descritta, senza azioni mielose e sdolcinate da far venire voglia di vomitare. Si tratta di una storia d'amore che non ha bisogno di troppe parole, aiutandosi con la forza delle immagini che Sandoval, su questo argomento, ha sperimentato e tuttora sperimenta in una poesia visiva veramente molto efficace ed emozionante.




Una cosa che mi ha affascinato moltissimo è la sensibilità con cui Sandoval riesce a descrivere gli stati d'animo dei personaggi, anche per quanto riguarda la musica. 
Il metal è percepito da sempre come una sorta di accozzaglia indefinita di suoni ruggenti e che non si sposano particolarmente con la delicatezza di stati d'animo dovuti all'ascolto, per esempio, della musica classica. Eppure in questa storia Karen si commuove ad un concerto metal come se si trovasse investita da una sinfonia di Beethoven. Per quanto io non sia un'estimatrice di quel genere musicale, credo che Sandoval sia riuscito, come sempre, a descrivere uno stato d'animo con le immagini in una maniera impeccabile e commovente, e ve lo mostro con queste immagini che ho scelto per questa recensione, tutte trovate in giro per la rete. 

A chi lo consiglio: a tutti quelli che amano le storie oniriche e fantastiche, a chi ama il metal, a chi ama Sandoval e le storie di crescita, a chi vuole sorprendersi con una storia d'amore per niente didascalica e scontata.

A chi non lo consiglio: alla gente razionale che non riesce a trovare il bello nei disegni così particolari di Sandoval. 

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