mercoledì 30 marzo 2016

[Recensione] Batman v Superman: Dawn of Justice - nun mettimm 'e mamm 'miez

Dopo il meraviglioso film "L'uomo d'acciaio" in cui l'esagerazione dei buchi di trama trovavano l'apice nella proverbiale morte del cane e del padre di Clark (ma soprattutto del cane) in un uragano in tangenziale, ecco che la DC ci riprova, questa volta tirando in mezzo anche il povero Batman. Tutto questo forse nella speranza che la figaggine di uno scontro epico tra due titani fumettistici potesse di per sé essere un prodotto vincente, senza dover necessariamente dargli una solida architettura nella trama.

Soggetto di Jerry Siegel, Joe Shuster, Bob Kane, Bill Finger; sceneggiatura di Chris Terrio, David S. Goyer; regia di Zack Snyder. 

La cosa che ti viene da pensare, quando guardi questo film, è che chi l'ha scritto deve avere una pessima stima dell'intelligenza del proprio pubblico. Questo perché l'intero primo tempo tende a spiegarti per quale motivo Bruce ce l'ha con Superman, cosa che era resa piuttosto chiara anche dal primo trailer, dal secondo trailer, dal terzo trailer, dall'intro del film, dai primi dieci minuti di film, e non riesco a capire che bisogno ci fosse di rimarcarlo - con una lentezza spropositata e con toni seriosi (devo dire, molto alla DC) di un qualunquismo estremo e quasi adolescenziale - fino alla tanto attesa sfida tra i due supereroi. Sfida che, in effetti, dura 34 secondi e che potrebbe essere riassunto con un "nun mettimm 'e mamme 'miez", e che non ha soddisfatto la mia voglia viscerale di vedere Superman ricoperto del proprio sangue.


Diciamo che, in generale, ho trovato il film brutto, addirittura noioso. Ma ci sono alcuni punti che mi hanno lasciata veramente più perplessa:

[iniziano SPOILER]

1- La lotta per il maschio alfa. Bruce odia Superman perché a causa sua sono morte un sacco di persone innocenti a Metropolis (vedi film: L'uomo d'acciaio). Clark odia Batman perché trova che i suoi metodi sono troppo "brutali", che poi affinale i criminali ci rimangono male se, oltre a pestarli, gli incidi un pipistrello addosso, eh. Disse la vacca al mulo.

2- Tutti i cattivi sono un po' pazzi, tutti i pazzi sono un po' cattivi. Lex Luthor è pazzo. Si capisce che un criminale che vuole mettere in ginocchio l'umanità non deve certamente stare bene con la testa. Evidentemente sono l'unica che non sentiva la necessità di un altro Joker.

3- La segretissima stanza del server. Lex dà una festa a casa sua invitando Bruce Wayne. Quale migliore occasione di una festa piena di gente, stampa e alta società, per cercare informazioni sui misteriosi traffici di Luthor?
Bruce, fingendo di cercare il bagno, ma guidato da un totalmente inutile Alfred, riesce a trovare la "fantastica stanza dei server" che si trova proprio accanto alle cucine, dove passa chiunque. E infatti il microscopico aggeggio che Bruce "parcheggia" - con un'ingenuità commovente -  vicino ai server gli viene fregato da Wonder Woman, che pure si trovava a passare di lì perché aveva appena finito di chiedere il bis di olive all'ascolana.

4- L'apocalisse. Bruce, in questo film, è un preveggente che riceve visioni dal futuro apocalittico che lo avvertono che se Superman impazzisce arriva la fine del mondo. Il tutto coronato da una visione intermittente di un Flash del futuro che non trova campo "mi scusi, signora? Pronto? Sono in anticipo? Pronto?"
Su questo punto ci tengo a chiarire una cosa. Leggendo la trama su Wikipedia  si legge
[Bruce] riceve una breve visita da parte di Flash, venuto dal futuro per avvisarlo del fatto che lui aveva ragione su Superman, il quale sarebbe impazzito a causa della morte di Lois: quindi l'incubo non era altro che il futuro e Flash, tornando indietro, ha modificato gli eventi."
Ora, immagino che questo sia un rimando a un film che non è ancora uscito, ma che magari uscirà tra poco. Mi dicono dalla regia, che potrebbe essere un riferimento a Injustice: Gods among us. Se così fosse, credo sia un errore del cazzo. Credo abbia senso fare rimandi ad altre continuity, purché questa cosa sia chiara e comprensibile a tutto il pubblico, il che implica che si deve trattare di riferimenti a film già usciti e non a film ancora da far uscire o a fumetti che non tutti quelli che vedono il film conoscono. Altrimenti non ci sarebbe nemmeno il bisogno di sfrantecarci i coglioni con la morte dei coniugi Wayne ad ogni stramaledetto film su Batman, no?

5- Ottenere il permesso per unirsi alla folla.  Superman viene messo sotto processo al Congresso perché non deve comportarsi come uno coi superpoteri. Lois nel frattempo riesce a scoprire che sotto tutto il bordello che è successo e che ha portato Superman a essere messo sotto processo, ci sta Lex. Ora, come sempre, Lois prende iniziative e cerca di raggiungere il Congresso per avvisare Superman, ma viene fermatata lì fuori da un ufficiale che le chiede un tesserino di riconoscimento, lei ottiene il permesso di passare per... infilarsi in un gruppo di manifestanti.  "Lei è sprovvista di cartello anti Superman, non le è permesso di stare qui!"

6- Rituali Kryptoniani. Lex si intrufola nella vecchia astronave di Zed e in un quarto d'ora riesce a scoprire e mettere in atto un rituale segreto e proibito kryptoniano, che viene dato in dotazione ad ogni astronave standard, se la paghi subito e non fai il finanziamento.

7- Il super duello delle mazzate alla cecata. Superman ha bisogno dell'aiuto di Batman per salvare la mammina, ma Batman non lo vuole stare a sentire. I due si incontrano e Iron-Batman comincia ad arretrare. Superman non capisce e gli va incontro perché così magari riesce a sussurrargli meglio all'orecchio quanto è preoccupato per la sua mammina, quindi Superman cade nel trappolone imprevedibile di Batman, che poi comincia a vatterlo con delle granate fatte di aerosol alla kryptonite. Superman si indebolisce e comincia a essere vattuto forte proprio.

8 - Guagliù nun mettimm 'e mamm 'miez. Superman agonizza e Batman si sente il testosterone a mille. A un certo punto Superman dice "Martha, salva Martha", e Batman si incazza ancora di più, perché gli dice "wa però e mamme mmiez no!" e comincia a vatterlo ancora più forte, gridando "perchè hai detto quel nome!". Lois, che prorio i cazzi suoi non se li vuole fare, siccome beve a secchiate ogni notte i super poteri di Superman, già sa tutto, anche se non era presente quando Superman ha detto "quel nome" e spiega a Batman che "Martha" è la mammina di Clarke.
Batman si sente coinvolto emotivamente dalla situazione di Clarke, solo perché anche la sua mammina morta si chiamava Martha. Quindi decide di mettere da parte il testosterone e unirsi a lui per sconfiggere il super cattivo.

9 - Le porte sono per le checche. A causa delle notevoli botte sul cranio prese negli ultimi tempi, e forse anche a causa di un attacco di senilità, Batman dimentica come si usano le porte, per cui entra nel covo dei cattivi che tengono prigioniera la mamma di Superman, una volta sfondando il muro, una volta sfondando il pavimento, con due scene praticamente identiche messe una dopo l'altra.

10- Le iniziative di Lois. Dopo una serie di mazzate alla cecata a un certo punto si unisce a loro anche Wonder Woman, e credo che quello sia stato il momento più alto di tutto il film, infatti è durato 30 secondi di assolo di chitarra elettrica. A un certo punto tutti realizzano che il super mostro risvegliato da Lex-Joker-Luthor è un Kryptoniano, quindi bisogna usare la kryptonite. Lois, che non era presente a nessuna delle scene in cui il mostro si capiva essere un Kryptoniano, sempre avvalendosi dei suoi super sensi dovuti alle secchiate nominate pocanzi, già sa cosa deve fare e rischia di affogare per recuperare la lancia di kryptonite costruita dall'ingegnoso Batman. Superman, che glie prude quando Lois è in pericolo, si fionda a salvarla, e già che ci si trova, cerca di recuperare la kryptonite. MA rischia di morire affogato perché la kryptonite gli annulla i poteri.
Qui mi sorge un dubbio: ma se la kryptonite era così potente, tanto da agire a raggio, che senso aveva l'aerosol di kryptonite fatto da Batman?

11 - La kryptonite. Ora, ovviamente, se Superman ha rischiato di affogare per prendere la lancia sott'acqua, non potrà essere lui ad usare la kryptonite per uccidere il mostro, no? E invece sì. Improvvisamente i poteri della kryptonite si annullano a causa della super magica forza di volontà di Superman, che riesce addirittura a volare con la preziosa lancia sotto all'ascella, finendo per il chiavarsi dentro al mostro, manco fosse un savoiardo nel cappuccino.

12- l'anello di fidanzamento. Una volta morto Clarke, Martha, che manco si fa i cazzi suoi, dice a Lois che il figlio aveva spedito a casa sua una sorpresa per Lois: un anello di fidanzamento con il quale le avrebbe chiesto di sposarla. Bellissima cosa.
"Hey, Lois, ho inviato a mamma l'anello con cui voglio chiederti di sposarmi, sorspresa!".

[Fine SPOILER]


Diciamo che il ritmo in generale dell'intera pellicola lascia piuttosto a desiderare. I buchi di trama sarebbero stati meno eclatanti se soltanto il tono del film fosse stato più leggero e se avesse lasciato spazio a qualcosa che alleggerisse un po' un'atmosfera appesantita dalla sensazione che la sfida tra i due supereroi fosse (fuori della trama) un semplice tentativo di sfruttare l'ansia del pubblico nel prossimo - e più promettente - Civil War, o che fosse (all'interno della trama) semplicemente una presa di posizione di Clarke e Bruce, messi l'uno contro l'altro dalla semplice voglia di dimostrarsi il maschio alfa.
Oltretutto si aggiunge a questo il mio dispiacere per gli attori scelti: Ben Affleck è un buon Bruce Wayne, non mi dispiace affatto. Henry Cavill mi piace un sacco, è un bel giovane, penso forse l'unico attore attualmente esistente che potesse rappresentare l'immagine che tutti noi abbiamo di superman. E poi Gal Gadot per Wonder Woman è strepitosa, una donna bellissima, anche lei perfetta per il suo ruolo.
Alla fine ci tocca dire che la DC non è la Marvel, principalmente perché si prende un po' troppo sul serio, e forse il tono più canzonatorio e leggero dei film della Marvel, nonostante i grossi buchi di trama, anche lì, fanno in modo che questi ultimi siano dei prodotti molto più freschi, molto più godibili, rispetto a questi scenari apocalittici e seriosi, trattati con maggiore infantilità proprio perché troppo impegnati a cercare di dare un messaggio che in fin dei conti non è più così necessario.


ps: (con spoiler) sono stata mandata sonoramente a quel paese dai miei amici - non a torto- quando ho fatto un discorso storico-culturale sulla figura di Superman. Superman nasce dalla fantasia di due autori, Siegel e Shuster, imbevuti di cultura ebraica, tant'è che le origini di Superman parafrasano le origini di Mosè. 
Ora, in questo film, ho trovato una serie infinita di rimandi cristologici, sia per quanto riguarda la trama in sé, sia per quanto riguarda l'utilizzo di immagini precise: una fra tutte, quando Superman muore, il suo corpo viene raccolto da Batman, Lois, Wonder Woman in una rappresentazione quasi precisa di una deposizione dalla croce. 
Tutto questo per dire che: la raffinatezza di alcune simbologie stonano ancora di più in un film che non sentiva affatto la necessità di averle, almeno non in questa maniera così tanto epica da rendersi ridicola, quasi fosse un monumento americano-repubblicano al limite del populismo. 

venerdì 25 marzo 2016

[Recensione] Sunstone volume 2

Quando scrissi la recensione del primo volume di questa serie, iniziai così:

Cosa c'è di meglio di due lesbiche? Due lesbiche che fanno bdsm.
Se siete dei lettori approssimativi potete approcciare questo fumetto con lo spirito descritto nella prima riga di questo post.
Se invece vi interessa qualcosa che vada oltre la vostra stupida volontà di toccarvi il piripillo (o la pripilla), potete leggere questo fumetto senza preconcetti e con la voglia di osservare qualcosa di particolare, con ottimi disegni, bei colori, senza dar troppo peso a una trama inesistente, ma cercando di farsi coinvolgere dai personaggi e dalle loro stupidissime e talvolta snervanti preoccupazioni.
 Non potrei trovare incipit migliore, perché in effetti Sunstone continua su questa linea e racconta di una storia d'amore su uno sfondo "che vende", sfondo che viene fuori in una maniera così garbata, così convincente, così naturale, che non riesce a stancare nemmeno i lettori più scassapalle (quale io sono).


Stjepan Sejic 
In questa intervista finalmente riusciamo a scoprire come si pronuncia il suo cognome, che si pronuncia tipo "SCEIG" e non "Sprepreshhh", come invece lo chiamavo io. Ma io continuerò a chiamarlo così, perché sì. Voi non fatelo però, eh. In questa intervista si parla anche in generale della casa editrice Top Cow, con cui Sejic pubblica.
Sejic è un disegnatore molto attivo, molto simpatico, che io riesco a immaginare come una specie di macchina produttrice di disegni. Ha un costante rapporto con i propri fan tramite le sue pagine di Deviantart, Twitter e Facebook, per cui se volete seguirlo sapete dove cliccare.
Autore di una serie di fumetti fantasy (si chiama Ravine, edito in italia da Panini Comics), così come dicevo nella vecchia recensione (per cui non mi dilungherò), ha deciso di dedicarsi ad un genere completamente diverso, con Sunstone, riscontrando un inaspettato successo di pubblico.

Sunstone Volume 2
Nel primo numero avevo qualche dubbio in merito alla trama. Storcevo un po' il naso sul modo di parlare della onnipresente voce narrante di Lisa. Nel secondo volume, però, questa voce narrante diviene un po' una compagna che impari a conoscere, e, nonostante ancora non incontri i miei personalissimi gusti narrativi, cominci anche ad apprezzarla.
La storia nel primo volume mi sembrava labile e priva di consistenza. Poco male, mi dicevo, perché alla fine se uno parte dal presupposto che il prodotto era nato come una specie di valvola di sfogo tirata a caso per disintossicarsi dal troppo lavoro, bisognava prenderla un po' come veniva. Ma invece, in questo secondo volume, iniziano a vedersi i primi sintomi di una storia complicata che fa emergere l'umanità dei vari personaggi che entrano in gioco.
In questo fumetto, in particolare, si inizia a scoprire un po' il passato di Ally che, come avevo previsto, non è poi così tosta come voleva farci credere.

Lo sviluppo di alcuni personaggi
Nel primo volume, infatti, Ally era una signora misteriosa e forte del suo ruolo da dominatrice. Ma la solitudine in cui sembrava essersi infilata da sola, viene giustificata proprio in questo numero, facendocela apprezzare ancora di più per queste sue insicurezze, per questo suo essere completamente reale e viva, per le sue reazioni credibili e per il suo pianto disarmante.
Vengono fuori, in questo numero, anche una serie di retroscena: la storia di Alan.
Allora, come vi dicevo nella vecchia recensione, Alan è un personaggio insopportabilmente odioso. Nel vecchio numero mi era andato storto perché lo ritenevo un personaggio irrilevante che non aveva alcun senso narrativo, se non fare da spalla ad Ally e permettere allo scrittore di far venir fuori alcuni lati del suo carattere. Devo ricredermi, perché in questo secondo numero Alan è veramente insopportabile, roba da prenderlo a pugni (fatti miei, proprio a pelle), ma proprio in ragione di tale odio, non posso fare altro che apprezzare Sejic, perché mi rendo conto che questa evoluzione di emozioni forti che mi ha causato, probabilmente sono dovute al fatto che il personaggio è estremamente realistico, e per quanto mi stia sulle palle, non posso fare a meno di partecipare emotivamente alla sua storia.













Nuovi personaggi
L'entusiasmo che di solito ti prende quando ti metti con una persona che per te è completamente nuova, di solito ti porta a fare cose che non vorresti fare. Tipo rivedere gente che non avresti voluto rivedere. E infatti, sempre per immergerci un po' nel passato di Ally, iniziamo ad accompagnare Lisa per mano in un mondo, quello del BDSM, che per lei è completamente nuovo, ma è abitato da gente che vive la sessualità senza tabù, senza angosce, quasi fosse un gioco, un gioco molto serio, ma pur sempre un gioco.
E quindi iniziamo a conoscere una coppia, così perfetta da dare sui nervi (sono d'accordo con Lisa); il collega smaliziato di Alan, che prende in giro il BDSM perché fa finta di non capirlo; e un'altra coppia, ossia Harper e Tanya, due personaggi piuttosto intriganti (non lo nego, Harper mi attizza), che sono a capo del club di BDSM che in passato frequentava Ally. Da questo incontro nascerà (come promesso dalla voce narrante) una bellissima amicizia, ma per adesso assistiamo ad una prima crisi che potrebbe minacciare il rapporto appena nato delle nostre protagoniste: Ally si sente responsabile per un incidente capitato molto tempo fa e che vede coinvolti il suo migliore amico, Alan, ed una ragazza stramba e sbarazzina.

Accorgimenti d'autore
Come nel primo numero, anche in questo il nostro autore ha deciso di fare luce su alcuni retroscena del fumetto. Ad esempio, qui ci parla di come ha preferito umanizzare di più quei personaggi che, nella prima pubblicazione on line, erano più cartoonosi. Inoltre un altro sostanziale cambiamento sta nello studio delle meravigliose espressioni dei personaggi (così vive, così intense) e nei colori, che adesso sono più sfumati, mettendo anche un po' più di accortezza nella gestione dei volumi.
I commenti sul backstage sono illuminanti riguardo al processo creativo, li trovo anche piacevoli da leggere (forse perché mi sento un po' come lui, anche se infinitamente più caccola -mi riferisco al backstage che faccio di solito per Chameleon 's dish), e riflettono anche su alcuni problemi nella scrittura dei dialoghi (che all'inizio gli sembravano troppo ripetitivi) e su come approcciare nei discorsi il BDSM senza farlo sembrare una specie di libello per la conversione degli infedeli.















Conclusione
Se nel primo volume la storia non mi convinceva, il complicarsi degli eventi dovuti ad alcune vicende del passato delle nostre protagoniste che non sono ancora venuti fuori, rende la storia piacevole e intrigante. Lo sfondo del BDSM è come un'ambientazione che impariamo a conoscere grazie alla novellina Lisa. Insieme a lei, come in un rito iniziatico, iniziamo a conoscere alcuni retroscena d questa pratica sessuale che, certamente, è un pretesto per rendere più "vendibile" la storia, ma allo stesso tempo ci fornisce un punto di vista sulla sessualità che l'italiano medio di solito riesce a concepire unicamente come devianza, e non come un altro modo di vivere il sesso, senza far male a nessuno (a meno che non sei pazzo, come succede in questo numero ma... niente spoiler, leggetevelo!).
Tutto sommato mi è venuta la strizza di sapere come va a finire. Prevedo (o spero) che anche la nostra Lisa inizi a tirar fuori qualche retroscena che ci aiuti a conoscerla meglio. Potrei anche andarmelo a leggere in inglese sulla pagina Deviantart del nostro autore, ma sinceramente (come dicono pure loro nell'intervista che vi ho linkato sopra) appartengo a quel genere di animali da fumetto che preferiscono leggere il cartaceo, annusare le sue pagine che puzzano di stampa e di colla, per poi riporlo comodamente in una meravigliosa libreria, quasi fosse un oggetto da collezione.
Mi ritrovo, quindi, a ripetere quello che consigliavo nella prima recensione:

A chi lo consiglio 
A chi vuole passare il tempo con una storia per niente cervellotica. A chi si appassiona alle storie romantiche "moderne". A chi non ha pregiudizi sulla sessualità di qualsiasi genere. A chi piacciono i disegni belli, senza dar troppo peso alla scrittura. A chi sa cos'è il bdsm ma vuole cominciare a capire che la gente che lo pratica non ha un passato traumatico alle spalle o turbe psichiche.

A chi non lo consiglio
Ai maschilisti. A quelli che vanno cercando di farsi le seghe sui manga. A chi ha qualche problema ad accettare la diversità. A chi pensa di star comprando un manuale di bdsm. A chi sta cercando una storia che parli di sesso e basta.

mercoledì 16 marzo 2016

Chameleon's dish - Capitolo XVIII

Graffi



La luce fredda del monitor del mio portatile rende tutte le ombre della stanza spettrali e fa contrasto con quella giallo arancio del lampione che sta fuori al balconcino. Non so precisamente dove si incontrano sul soffitto, forse c'è quell'ombra scura del lampadario che nasconde il confine tra il dentro e il fuori. Accanto a me sento Laura respirare. Anche lei guarda il soffitto.
"Che pensi?" le chiedo
"Mah..." dice. Ha una mano in faccia, l'altra dietro la testa "Pensavo a... cose. Le tipiche cose post coitali"
"Aha.."
"Tipo, che ne so, torte al cioccolato, conigli a forma di nuvola... cose."
"Ah, quelle cose..."
"Ricordo che da bambina mi bruciavo sempre con le sigarette di papà, per sbaglio. Ci metteva sopra un po' d'olio e non mi è mai rimasta nessuna cicatrice."
"Cristo, è per questo che l'hai fatto, prima?"
"No, prima ti ho bruciato con la sigaretta perché mi dava sul cazzo il fumo. E perché, come tutti i maschi, sei insofferente al dolore"
Mi guardo il petto con un po' di difficoltà. Sento ancora l'alone di dolore della bruciatura. Lei sul corpo ha qualche rossore, forse diventeranno lividi.
"Ti ho fatto male?" le chiedo.
"Se non avessi voluto, non te l'avrei chiesto."
"Laura... perché vuoi che ti colpisca?"
Si gira nel letto e si mette di fianco. Adoro quel modo che hanno le tette di essere asimmetriche quando le donne si mettono sul fianco.
"Perché tu mi ispiri violenza"
"Fantastico"
"No, davvero. Ti tengo d'occhio da un po'..."
"Cosa?"
"Sì, e ogni volta che ti vedevo, al bar, mi ispiravi violenza. Volevo sentirmi la tua faccia tra le tette e i tuoi denti nella carne. E ti volevo infilare le unghie nella schiena e sentire le tue mani sulla mia gola"
"Che significa che mi tieni d'occhio da un po'?"
"Significa quello che ho detto"
"Cioè, tu mi avevi notato... al bar?"
"Siuro."
"Oh"
"Sembri sorpreso"
"Beh, lo sono"
"Guarda che tu non sei così male come pensi"
"A parte il fatto che ispiro violenza"
Laura ride e si mette a cavalcioni su di me, Mi passa le mani sul petto. Per un attimo penso davvero di piacerle.
"Hai un modo di guardare le cose che mi fa pensare alla bella addormentata"dice.
"Bene, adesso ti faccio pensare alle principesse..."
"Le principesse ispirano violenza."
"Ahm..." mi infila la lingua in bocca.
"Ti guardavo" continua "mentre stavi con i tuoi amici, o con altra gente. Hai un modo strano di essere con gli altri, ma completamente solo"
"Commovente" il suo culo nelle mie mani, solo questo voglio sentire adesso.
"Distratto, come se non te ne fregasse un cazzo del mondo..."
"Aha..." E poi quel fatto che mentre parla con quella voce usa le unghie per ricordarmi la traccia dei graffi che mi ha segnato addosso, e le sue cosce calde sui fianchi... e il suo culo nelle mie mani.
"E pensavo" continua lei "quasi quasi vado lì e gli apro la pelle con un pezzo di vetro, così lo faccio tornare tra i mortali"
"Wow..."
"E dici questo? Wow?"
"Sì, beh..." cerco di baciarla, lei si ritrae "cazzo, wow, cioè..."
"Ti ho appena detto che voglio vedere il tuo sangue e tu dici wow..." mi mette una mano alla gola per costringermi a stare giù con la testa.
"Avresti dovuto dire qualcosa tipo 'sì, padrona, fammi tutto quello che vuoi'"
Non credo di aver fatto una bella faccia. Lei ride e mi scende di dosso.
"Senti, io..." faccio "non mi piace dire certe cose, a letto"
"Non ti piacciono i giochi di ruolo..."
"Non è un fatto di giochi di ruolo. E' più una questione di..."
"Sei timido"
"Cristo, no, ancora co 'sto timido..."
"Mi piace giocare con te. Te la prendi a cuore"
Resto spiazzato, ancora una volta. Sto per replicare e mi resta una mano a mezz'aria. Ci rinuncio e abbandono la mano.
"Sai, Al, io so perfettamente come ti chiami, visto che ti ho puntato da tempo"
"ah..."
"Sì. E anche se non ti avessi sentito nominare cento volte al bar, avrei comunque letto il tuo test dell'HIV che hai lasciato in bella vista sulla scrivania"
"Oh merda!"
Mi alzo dal letto. Sulla scrivania c'è, in effetti, il test. E quindi quello carino era solo un soprannome del cazzo per prendermi per il culo, magari.
"Tranquillo" mi fa lei "non riderò di te. Almeno non in tua presenza."
"Oh, senti, Laura, devi capire che io... beh, non è che abbia avuto tutte queste storie. Sai..."
Laura mi guarda come se fossi un pidocchio. Mi sento veramente ridicolo e improvvisamente ho la sensazione che il mio pisello sia minuscolo.
"Lo so, piccolo... la verità è che mi ispiri violenza anche per questo. Perché sei un imbranato"
"Ah, fanculo!" e le do le spalle. In sostanza perché preferisco farle vedere le mie chiappe piuttosto che il mio cazzo moscio.
"Vedi, te la prendi a cuore!" ride di nuovo.
"Senti, sei tu quella che invita sconosciuti a casa a chiavare, forse sarebbe il caso che anche tu ti facessi certe analisi"
"Io non invito sconosciuti a casa, coglione. Io l'ho fatto solo con te!"
Forse mi ha colto alla sprovvista.
"Che fai, non parli più?" mi dice. La guardo di sottecchi e lei si stende di nuovo sul letto, a quattro di bastoni. Non ho mai visto una donna così tanto a suo agio completamente nuda.
"Io... perché dovrei crederti?"
"Non devi farlo. Puoi scegliere di credermi o di non credermi. Nessuno ti obbliga"
Sbuffo.
"Sai di cosa ho voglia?" mi fa lei. Io sollevo un sopracciglio.
"Voglio che mi scopi la bocca"
"Oh..."
"Dai, scopami la bocca..." si mette in ginocchio sul letto, le mani a pugno a puntellarsi e il mento in avanti. Farei cose indicibili a quella faccia.
"Dai... " si morde le labbra, mi spia dalle folte ciglia nere "scopami la bocca..."
"Niente morsi, ok?"
"Oh quanto sei noioso!"
Le afferro la faccia con la mano, forte tanto da sentire l'impronta dei denti sotto le dita attraverso la guancia.
"Niente morsi, siamo intesi?" la guardo dritto negli occhi.
Lei mi prende il polso. allento la presa. Apre la bocca. Nei suoi occhi, però, vedo una promessa di vendetta.

[immagine presa da QUI]