giovedì 4 febbraio 2016

Mystery Society - Recensione

Oggi recensisco una lettura breve, intensa e che "sa di poco", scritta dallo sceneggiatore Steve Niles e disegnata dalla talentuosa Fiona Staples.
In Italia è edita dalla Bao.



Steve Niles
Scrittore e sceneggiatore (non solo di fumetti), è conosciuto soprattutto per la serie Horror "30 giorni al buio" (che non ho letto) collaborando con il disegnatore Ben Templesmith (con cui ha collaborato anche nella scrittura di altri comics, ma trovate tutto qui).
Da questo fumetto è stato anche tratto un film.

Fiona Staples
Canadese di nascita, mi sono innamorata di lei dopo aver letto Saga, fumetto la cui sceneggiatura è curata da Brian K. Vaughan (di cui magari tratterò tra qualche tempo).
Attualmente credo sia una delle disegnatrici che seguo con più attenzione, avendo un tratto estremamente caratteristico, affilato, e soprattutto per la sua bravura nel proporre personaggi credibili con una scioltezza e naturalezza tali da farteli sembrare vivi e animati.

Mystery Society
La scelta editoriale ha fatto sì che tutti i capitoli della miniserie, che in America è stata pubblicata in 5 volumi differenti (dalla IDW Publishing), fossero pubblicati in un singolo volume.
Questo gli fa onore, a dire il vero, perché in effetti la serie completa è piuttosto breve e questa scelta assicura una lettura unitaria dell'intero ciclo.
Ma questa unitarietà, a mio avviso, potrebbe anche essere un problema: leggendo il volume, in pratica, la separazione delle varie fasi della storia (che rappresentavano in fin dei conti la separazione in volumi distinti con rispettive copertine edite nella versione originale) non si nota particolarmente. All'inizio di ogni nuovo capitolo viene inserito in alto a destra l'"avviso" di aver iniziato a leggere il numero successivo.
Questa cosa da un lato sottolinea l'unitarietà della storia, che evita ad ogni ripresa sciocchi spiegoni, ma allo stesso tempo rischia di far perdere il senso dell'esperienza originale di lettura del fumetto, così come era stato messo in commercio inzialmente.
Io personalmente trovo che lo spezzare la storia in tutte e cinque le sue fasi, lasciando all'inizio di ogni nuovo capitolo la copertina originale, renda più facilmente fruibile la storia. Oltretutto le copertine originali, anch'esse di Fiona Staples, sono inserite a fine volume come contenuti speciali.
Sono piccolezze, comunque.
Nei contenuti speciali si sottolinea, con apprezzamento, che sono state messe anche una serie di illustrazioni inedite (bellissime) della stessa disegnatrice.

La Trama
Non esiste trama più semplice: marito e moglie titolari di una biblioteca che si occupa principalmente di occultismo, decidono di aprire una società volta a smascherare tutti i falsi miti della storia (o a riportarli alla luce). La storia della creazione della società, però, non è il punto di partenza della faccenda.
L'autore, che padroneggia abilmente tecniche di narrazione volte a non annoiare il lettore, parte da metà trama ed utilizza dei sapienti e divertenti flashback per spiegarci come è nata l'idea della società e per indagare il rapporto di amore tra i due giovani sposini.
Tutto il racconto è portato avanti con leggerezza, umorismo e con dialoghi azzeccatissimi, che stuzzicano e interessano il lettore, privi della solita ridondanza, con una bella raffinatezza di sceneggiatura e di regia delle varie vignette.
La trama è divisa in due, praticamente. Da un lato vediamo la "macro" portata avanti dai due sposini, Nick e Anastasia, e dalle inquietanti gemelle; dall'altro lato vediamo una sotto trama (ritrovare il teschio di Edgar Allan Poe!) portata avanti invece da una donna Ghoul e da un robot steampunk con il cervello di Verne.
Le due trame sono separate e a stento si incontrano. Questo mi fa pensare che siano nate separatamente, la seconda probabilmente volta alla presentazione di due personaggi che si sarebbero dovuti sviluppare in un'eventuale sviluppo della serie.
Il senso generale che riesco a estrapolare da questa miniserie da cinque numeri, è che l'autore forse sperava di fare un pilot per una serie più lunga. Cosa che, ahimè, non è successa e ancora non è stato annunciato un seguito (e non so se lo farà mai).
Peccato, perché, anche da quello che vedo dalle altre recensioni, si tratta di una serie molto apprezzata dal pubblico.

I Personaggi
Tutti i protagonisti della storia sono molto ben caratterizzati (tranne uno) e ognuno di loro ha una propria "voce" specifica, perfettamente riconoscibile, elemento, questo, che denota genericamente i bravi sceneggiatori di fumetti, e soprattutto i bravi dialoghisti.
Ma vediamoli da vicino:

Nick Hammond
(Nick Mystery)
Per quanto si voglia cercare di affermare che i veri protagonisti della storia siano i due sposini, temo di non essere d'accordo su questo punto.
Nick è in assoluto il personaggio principale di questi cinque numeri.
Carismatico, belloccio, assolutamente insopportabile nel suo riuscire in ogni modo ad essere simpatico a tutti (roba che proprio te lo fanno pesare), in tutti gli episodi i numeri hai la sensazione che sia lui a tenere le fila della società. Per buona parte del tempo seguiamo le vicissitudini che vive in prima persona, supportato a distanza dalla sua bellissima ed energica moglie.

Anastasia Collins
Una donna molto bella e molto sicura di sé. Così come il marito, sa anche menare mazzate e riesce a cavarsela in situazioni di pericolo mantenendo i nervi saldi.
La sua caratterizzazione è in qualche modo anche graficamente speculare a quella del marito. Entrambi sono diversi, graficamente (uno biondo, l'altra bruna, uno pallido, l'altra olivastra), ma sono abbastanza simili nel carattere. Avrei preferito che Anastasia avesse qualcosa che la rendesse più indipendente, caratterialmente, dal marito che invece fa il buono e il cattivo tempo in tutta la storia e buona parte delle idee messe in pratica per uscire fuori dai problemi sono unicamente sue.


Altri personaggi












Non ho intenzione di dilungarmi troppo sugli altri, anche perché correrei il rischio di rovinarvi il divertimento di conoscerli leggendo il fumetto.
Paradossalmente le bambine, il ghoul e il robot sono forse molto meglio caratterizzati di Anastasia, della quale il modo di parlare, "la voce" è perfettamente riconoscibile, come intercalare, ma il suo peso nella trama è appena tangibile, quasi fosse un'estensione di Nick.
Le bambine e il Robot sono, a mio avviso, il punto forte.

Disegni
Si parta dal presupposto che sono innamorata di Fiona Staples, e per questo motivo il mio punto di vista non è oggettivo.
Mystery Society è stampato, in originale, nel 2010. Saga invece è del 2012. In questi due anni la Staples ha avuto modo di affinare maggiormente la sua bravura nel disegno e come colorista, ma già da Mystery Society, nonostante si veda qualche cosa ancora un po' grezza, si intuisce che si tratta di una disegnatrice di eccezionale talento e dal tratto caratteristico.

Conclusione
La trama semplice e i dialoghi ben scritti e divertenti rendono questi cinque numeri estremamente leggibili e gradevoli.
In apparenza i personaggi sono ben caratterizzati, ma ad un'analisi più attenta si scoprono un po' trasparenti.
In particolare avrei preferito una maggiore attenzione in fase di scrittura ad Anastasia.
C'è da dire che la semplicità della trama è dovuta soprattutto al fatto che i nostri protagonisti non incontrano delle effettive difficoltà sul loro cammino, tant'è che alla fine hai la sensazione che i nostri eroi  siano veramente troppo bravi e che ce l'abbiano troppo più grosso di tutti, mentre i "cattivi" sono ininfluenti e stupidi.
Gli antagonisti che vediamo messi in gioco, infatti, sono o degli imbecilli o dei personaggi totalmente irrilevanti, poco tridimensionali.
Anche per questo motivo si ha la sensazione che i cinque numeri siano una specie di pilot per una serie più lunga e il fumetto si chiude lasciandoti addosso la curiosità di rivedere la squadra appena formatasi, lottare per risolvere una situazione ben più complicata.

A chi lo consiglio
Ai lettori che amano passare il tempo con storie semplici, divertenti, ben scritte. Agli amanti dei disegni spettacolari della Staples.

A chi non lo consiglio
Alle persone aride che cercano trame complesse e ricche di imprevedibili colpi di scena. A chi cerca dei cattivi seri e tenebrosi in cui immedesimarsi.

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